A’ Past e Fasul: Parliamone

Maggio 10, 2007

Questo Post inaugura una nuova sezione del blog dedicata ai dibattiti e agli approfondimenti sui temi più spinosi e coinvolgenti.

Ciò di cui oggi vi parleremo divide l’opinione pubblica sin dalla notte dei tempi: “A Past e Fasul Comm Adda Esser: Azzecculiat o Sciuliarell (Brodosa)?”(Abbiamo tentato invano di trovare un termine della lingua italica-aulica maschia che ben esprimesse il concetto di Azzecculiato..ma ci siamo resi conto che cotanto vocabolo è intraducibile in quanto non è un semplice aggettivo ma un vero e proprio modo di essere).

Ora vi andremo a descrivere questo tipico piatto della tradizione Italiana nonkè della cucina mediterranea nelle due varianti di cui sopra:

 

-Azzecculiat: A’ Past e Fasul Azzecculiat ha come sua caratteristica principale una densità e una consistenza molto elevate ottenute da una cottura a fuoco lento e con poca acqua in modo da eliminare qualsiasi forma di liquido e permettere al fagiolo di raggiungere una pastosità e una compattezza adatte ad un palato che predilige i gusti forti.

Il non plus ultra della Past e Fasul Azzecculiata è rappresentato da una variante tipicamente Meridionale: “A Past e fasul ke Koten” a cui abbinare un vino Rosso Maschio 100%. Altri condimenti consigliati sono: Peperoncino forte di Calabria e/o Cepulluccia Nuvella.

 

-Sciuliarell: A’Past e Fasul Sciuliarell invece ha la prerogativa di essere Brodosa in maniera tale che il fagiolo anneghi nel liquido di cottura; quest’ultima naturalmente deve avvenire in abbondante acqua e permette al fagiolo di cedere parte del suo sapore al liquido suddetto. Particolarmente adatti alla preparazione di cotale pietanza sono il fagiolo Cannellino(dal sapore più spiccato) e quello Spollichino(dal sapore più fresco ed estivo).In ogni caso tale piatto è indirizzato a Palati più raffinati, ma che non disdegnano il piacere e il rumore della “zucatura” tipica e necessaria alla degustazione di questo primo.

L’Emblema della Past e Fasul Sciuliarell è rappresentato dalla: “Past e Fasul ke Kozz”! a cui abbiniamo un vino bianco ma dal sapore deciso. Altri condimenti consigliati: Pepe, Peperoncino e/o un po di Pomodoro.

Ulteriori ingredienti che possono arricchire entrambe le categorie sono: La Salsiccia sia nella sua versione tradizionale sia nella versione essiccata e forte, L’Annoglia e il Muzzariello.

Problema comune ad entrambe le categorie ovviamente è la imbarazzante Aerofagia provocata dal tegumento che riveste il fagiolo contenente una sostanza che irrita e fermenta nell’intestino.Per ulteriori approfondimenti deleghiamo la trattazione di questo fenomeno biofisico alla esimia Dottoressa Patata Pisola.

 

I due autori di questo Post fin dalla loro nascita (perché la preferenza sul gusto della pasta e Fasul non ammette ripensamenti) sono apertamente schierati: Tigerangel predilige
la Past e Fasul Azzecculiat mentre Chrono81 opta per quella Sciuliarella.

Siamo ansiosi di conoscere le vostre idee in merito e la vostra categoria di appartenenza.

Grazie per la collaborazione!

P.S: prossimamente a grande richiesta arriverà
la Lezione n°2 di Fondamenti di napoletano.


Oggi sto proprio sfasteriato…

Maggio 10, 2007

…patati oggi è l’apatia totale! Ho visto la mia bella Lilu110 per solo 20min stamattina, il progetto che faccio all’uni è na palla, il ritorno in bus/metro/treno/bus/piedi è quanto di + faticoso ci sia! Infine in TV non fa na cippa! Che dire so’ SFASTERIATO! 😦


Patate, Patate, Patateeee….

Maggio 10, 2007

Giusto in tempo questa sezione!!! Che ne dite di questi schizzi di Patato?

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Le opere d’arte di Pisola

Maggio 10, 2007

Cari amici patati,

voglio inaugurare con questo post un angolo dedicato all’arte patata, cogliendo l’occasione per farvi scoprire un lato della mia dolce metà (Pisola) che nessuno di voi conosce.

Dovete sapere infatti che la mia patata ha l’arte nel sangue ma non mostra mai i suoi dipinti in quanto per lei la pittura è simbolo d’introspezione e di profonda riflessione.
Fino ad ora ha realizzato due opere molto interessanti e qui di seguito vi propongo la prima:

Notiamo la sinuosità delle linee che si avviluppano sulla tela evocando delicate apparizioni d’un mondo favolistico e proponendo figure oniriche di trasparente bellezza sfumate su un fondo caldo e dorato. Ora osserviamo attentamente insieme questo maestoso cammello avvolto da candidi ma allo stesso tempo variopinti raggi di sole e concentriamoci infine sui suoi grandi occhi, desiderosi di intrigo e di amore.

Per ora questo è tutto…alla prossima!